I – Ti farò pescatore di uomini
La “colpa” di tutto ciò è della signora Domenica Fruttero, la mia catechista. Non s’è limitata ad insegnare.. ha seminato in me il desiderio di farmi prete.
Ricordo quel giorno a catechismo, alla domanda: “Chi di voi vorrebbe farsi prete?” io molto timidamente alzai la mano. La signora Domenica fu il primo strumento nelle mani del Signore. Sarebbe finito tutto lì se ella col compianto del priore non si fosse interessata… se sono sacerdote un po’ di merito è anche suo! Sono entrato in seminario il giorno della festa del mio paese e ho dovuto rinunciare con non poca fatica a giostre, baracconi e dolciumi. Se avessi ritardato il mio ingresso per questa scusa, forse non sarei mai diventato prete: la grazia del Signore passa e non ritorna più!
II – Verso l’alto
Siamo fatti per le vette: occhi, statura eretta… se cadiamo, come sentiamo la nostalgia di rialzarci, come ci sentiamo umiliati. Sempre. Come è difficile! Lo possiamo con la grazia di Dio, con la buona volontà, con la ripresa.
Excelsior: sempre più in alto! Nella grazia di Dio, nella correzione del nostro carattere, nell’abilità professionale.
La vita è un dono di Dio, di cui si dovrà rendere conto, come una prova dopo la quale verrà il premio, come un pellegrinaggio: non attaccare il cuore.
Come un mezzo per fare del bene, nella sanità o nella malattia, nell’avvenenza o no, stimati dal mondo o odiati. Si può essere utili: a noi, in casa, nell’apostolato.
Crediamo nel Signore, in questa epoca di crisi di valori: merita essere generosi, non alti e bassi. Sempre più in alto.
III – La missione
Che cosa si potrebbe tentare in città, in campagna, ai monti, al mare? Cosa si potrebbe fare per le pettinatrici, le ostetriche, i parrucchieri..? Portiamo Gesù ovunque, nelle fabbriche, per strada.. Mie cari giovani, dobbiamo annunciare Cristo nei posti in cui la società ha più bisogno. Non abbiate paura.
Gesù benedetto avrebbe forse paura? Pregate, lasciate le vostre comodità e guardate con occhi puri il vostro prossimo rendendo fecondo il vostro apostolato!
Chi ci avvicina deve ripartire migliore di com’era quando ci ha avvicinati. Andate!
IV – L’Amore più grande
Nel Vangelo Gesù è seduto al pozzo di Sichem, incontra la Samaritana e le chiede da bere… Gesù, oggi è seduto nel tabernacolo, ogni istante è lì e ci aspetta. Ci vuole dare le acque che salgono fino alla vita eterna. È un Gesù che si è dato nostro compagno ed amico nel tabernacolo: un amico da visitare, da adorare e da ricevere spesso nella comunione. Occorre amare Gesù Eucarestia, anche durante la notte perché tante decisioni belle o brutte maturano.
Dare ai bisognosi, oltre a ciò che si possiede, anche se medesimi e la propria vita, come ha fatto Gesù. Nel segreto e nel silenzio offro la mia vita per i chierici e per le cenacoline, mi sta tanto a cuore che vi facciate santi e sante!
Dio accetti la mia offerta…
V – L’orto degli ulivi
In genere soffriamo con frutto offrendo, ma come è difficile soffrire da santi, solo e sempre per Dio e per le anime, con gioia con serenità, non cercando conforti umani. Sforziamoci e preghiamo. Consola il fatto che anche santi autentici stentarono ad adattarsi a portare la croce. Come spaventa l’orto degli ulivi e la via del calvario! Chiediamo al buon Dio la grazia di saper soffrire bene. Pregate che io sappia fare bene la volontà di Dio.
Vi – L’ombra del dolore
Signore, la mia salute anziché migliorare, declina. Signore, le sofferenze del corpo non sono nulla in confronto alle sofferenze dell’anima! Non riesco più a celebrare, mi sostiene una dolce speranza: Gesù risparmi il sacrificio di non celebrare, perche ne sarei incapace. È molto difficile fare la tua volontà in questi momenti, è dura lottare… ho saputo che la mia vita non è più la mia vita. La malattia mi consuma, ma il Signore come luce che mi guida è la mia forza.
VII – Attendo la felicità del cielo
Oggi è un giorno di festa, desidero ricevere il viatico in forma solenne, non pregate più per la mia guarigione, pregate perché si compia in me la volontà di Dio. Oh, Maria, ti desidero tanto! Pregate affinché nell’ora della mia morte abbia a fare un buon incontro con la Madonna. In tutta questa malattia il mio cuore ha palpitato tutto per e con lei, Maria vittima.
La mia offerta passi nelle sue mani, e ora attendo con lei la felicità del cielo.